Geografia e cultura sulla Sardegna
Mappa della Sardegna
Descrizione generale e numeri sulla Sardegna
Itinerari turistici di Cagliari
Storia della Sardegna
Storia di Cagliari
I Nuraghi della Sardegna
Leggende Sarde
Storia della lingua Sarda (66 pagine)
Spiagge nel Cagliaritano
Trasporti a Cagliari e provincia
Cucina Sarda
Garibaldi in Sardegna
Dove/cosa mangiare a Cagliari
General Information about Sardinia
Sardinia Unspoilt
Lista di tutti gli Ostelli Italiani
Hotel a Cagliari e in tutta la Sardegna
Scrivici per osservazioni o altro
ALTRI STATI O LUOGHI
Grecia
Portogallo
Gran Bretagna
Spagna
Pistoia
SITI UTILI
Londra Web
Viaggi degli Informagiovani
London Schools
Ostelli
Italy
|
sei qui
►
home
►
Leggende Sarde
►
Sa Strega E Is Funtanasa
Sa Strega e Is Funtanasa
Quando venivano ancora utilizzate le cisterne
nelle abitazioni del centro storico, capitava spesso che i bambini curiosi,
forse per vedere cosa c'era all'interno, si avvicinavano negli imbocchi. I
genitori, nel tentativo di scoraggiarli affinché non si sporgessero
pericolosamente, raccontavano tante storie che avevano un protagonista comune
noto come "Sa Strega e is Funtanasa". Quest'essere era una sorta di
strega malvagia che dimorando nella cavità, aveva il compito di mangiare
rapidamente i piccini che osavano guardare, anche se per un istante, l'acqua
contenuta all'interno. Contrariamente alle vecchie credenze cittadine che spesso
reputavano queste interessanti cavità come "posti infernali", tali
storie vengono sfatate anche da un particolare assai curioso che tra breve
illustrerò. Nel pozzo d'accesso alle cisterne veniva appeso un "brutto"
pupazzo, tutto vestito di nero. Tale pupazzo, rappresentando un essere malvagio,
forse la strega dei racconti, spaventava i bambini evitando loro il rischio di
cadere dentro le profonde cavità. Spesso, nell'imbocco di qualche cisterna o
nelle vicinanze, a distanza di tanti anni dal loro abbandono come contenitori
idrici, è ancora presente il pupazzo che viene utilizzato come oggetto
ornamentale. Probabilmente accadeva che qualche persona, nel raccontare quel che
aveva osservato oppure quel che aveva sentito dire sui serbatoi sotterranei,
veniva fraintesa da altre, creando di conseguenza una serie di storie che
venivano tramandate in città in modi differenti ma ugualmente interessanti.
Torna a
Leggende Sarde
|