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La leggenda del golfo degli
Angeli
La leggenda del golfo degli
Angeli
Gli Angeli, nei tempi lontani, chiesero a Dio un dono. Dio rispose che
avrebbe dato loro in dono una terra dove gli uomini si amavano, si rispettavano,
vivevano felici. " So che esiste questa terra; cercatela, trovatela e sarà
vostra " aveva detto loro.
Gli Angeli obbedirono; scesero dal cielo e si sparsero sulla Terra. Ma ovunque
trovarono cattiverie, guerre odi. Stavano per ritornare, tristi, da Dio Padre,
quando il loro sguardo cadde su una grande isola verde circondata da un mare
tranquillo. Gli Angeli si avvicinarono rapidamente: non rumore di guerre e di
distruzioni, non colonne di fumo si alzavano dalle colline fonte ove brucavano
grandi greggi. E gli uomini aravano i campi non chiusi da segni di proprietà.
Quei primi abitatori della Sardegna, ignari delle ricchezze della loro terra,
discendenti da eroi che avevano fuggito la tirannide e 1' ingiustizia,
trascorrevano la loro vita in semplicità, contenti della pace e della bellezza
dei luoghi.
Gli Angeli salirono felici in Cielo. Riferirono al Signore ciò che avevano
visto . -e Iddio mantenne la promessa. Gli Angeli, quindi, ridiscesero ancora
sull'isola, e rimasero specialmente incantati davanti al grande golfo che si
apriva, come un immenso fiore turchese, all'estremo limite meridionale della
loro terra. Decisero, dunque. di stabilirsi lì: in quell'arco di mare così
azzurro e bello che ricordava il Paradiso. Presto, però, Lucifero, invidioso di
quegli Angeli felici, cercò di seminare, fra di essi, lotte e discordie, e
siccome non vi riuscì tento di scacciare gli Angeli da quel loro secondo
Paradiso. Lottarono a lungo le forze del Bene e quelle del Male sulle scatenate
acque del golfo. Ed ecco che alla fine, tra il lampeggiare delle folgori del
demonio si levò in alto la spada scintillante dell'Arcangelo Gabriele.
Fu il segno decisivo della vittoria Lucifero stesso fu sbalzato dal suo cavallo
nero, dalle narici di fuoco. Allora prese la sella e, in un impeto di collera
violenta, la lanciò nel Golfo, formando un promontorio che poi venne chiamato
" La Sella del Diavolo ". Sotto di esso, trovarono dapprima rifugio le
pacifiche navi fenicie, poi quelle di guerra dei Cartaginesi. Poi quelle dei
Romani, dei Vandali e dei Bizantini. In seguito quelle dei Pisani, dei Genovesi
e degli Spagnoli. Ed infine, quelle degli Inglesi, dei Francesi e degli
Americani. Così, oggi, gli Angeli se ne sono andati dal loro golfo incantato e
lo guardano dall'alto, discendendovi, talvolta, lievi e silenziosi, all'oll'ora
del tramonto, quando il cielo si colora d'oro e di porpora.
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